L'anno scorso, l'Europa League è stata festeggiata come una conquista eccezionale. Quest'anno, l'Atalanta bissa l'approdo (anche se dovrà passare dai preliminari) e la cosa sembra quasi normale. Misteri di un miracolo della provincia italiana, che ormai non può neanche definirsi più tale. Perché i miracoli sono unici e inspiegabili. I successi degli orobici, invece, si ripetono. E non sono certo casuali.

Nessun miracolo, tanto lavoro. Con protagonisti diversi: l'anno scorso il Papu Gomez aveva trascinato i nerazzurri, in questa stagione ha lasciato il passo ai numeri di Cristante e Ilicic, facendosi in disparte ma senza passare in sordina. Una macchina, l'Atalanta, con una mente ben precisa: Gian Piero Gasperini. Che, un po' a sorpresa, non lascia ma raddoppia.

Il primo obiettivo della famiglia Percassi, Europa a parte, sembra infatti raggiunto: si riparte da Gasp, nonostante qualche attrito e la consapevolezza che anche in estate sarà mini-rivoluzione. Non totale, ma i progetti si basano sulla programmazione, e quello dell'Atalanta ha nell'attivo in bilancio un proprio punto chiave.

Saluteranno Spinazzola e Caldara, già promessi alla Juve. Saluterà almeno uno fra Toloi e Cristante: richiesto all'estero il primo, chiamato dalle big d'Italia il secondo. L'Atalanta ha già costruito in casa delle piccole gemme da cui ripartire, Mancini e soprattutto Barrow, la vera rivoluzione della stagione. Poi, Gasperini rimarrà ma andrà accontentato: per ripetersi bisogna rinnovarsi, ma con un obiettivo ben chiaro. L'Atalanta ha centrato per due volte consecutive l'Europa, e non vuole che ci sia due senza tre.

Sezione: Altre news / Data: Lun 21 maggio 2018 alle 15:00
Autore: Twitter @tuttoatalanta / Twitter: @tuttoatalanta
vedi letture
Print