Il grande inizio di stagione dell’Atalanta è certificato dai numeri ufficiali della Lega di Serie A. Se in Europa ci sono una vittoria (3-0 all’Everton) e un pareggio (1-1 a Lione) a tenere alta l’autostima, in campionato la squadra di Gasperini dopo sette giornate ha parecchi motivi per essere felice - si legge sul punto di Fabio Gennari su Bergamopost -. Il primo, per certi versi, è clamoroso: Juve a parte, la Dea è l’unica formazione che da qui a fine girone di andata affronterà solo avversarie che l’anno scorso le sono arrivate dietro in classifica. Quindi ci son tutte le premesse per migliorare.

Gol, tiri e occasioni da rete: saldo positivo. La certificazione di come l’Atalanta sia ormai una realtà in grado di battersi ad armi pari con tutti arriva però da tiri verso la porta (74 contro 62) e occasioni da gol (61 contro 48). Il risultato è sorprendente: l’Atalanta calcia di più rispetto agli avversari e in media parliamo di oltre dieci tiri e quasi nove occasioni da rete a partita. 

Parate, falli fatti e lanci lunghi: provinciale a chi? Gli atalantini corrono molto (768,97 km percorsi contro i 766,67 degli avversari) ma sono gli altri a picchiare di più (ottanta falli fatti dalla Dea contro i 106 subiti), pur prendendo meno cartellini gialli (11 a 10 il parziale). Nessun atalantino è ancora stato espulso dopo sette giornate.

Le statistiche individuali, non solo Papu. Il più presente a livello di minuti giocati è il Papu (598′, recuperi compresi), quasi tutti gli indicatori di prestazione vedono primeggiare il numero 10. Caldara ha segnato due gol con due tiri in porta (percentuale di realizzazione del cento per cento), Masiello è il migliore per palloni recuperati (trenta in sei presenze), Ilicic è quello che ne perde di più (27) 

Sezione: Altre news / Data: Mer 11 ottobre 2017 alle 14:00 / Fonte: bergamopost.it
Autore: Redazione TA / Twitter: @tuttoatalanta
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