Alessandro Vocalelli è stato intervistato in esclusiva per TorinoGranata.it. Vocalelli è un giornalista editorialista di “Tuttosport” e con lui abbiamo parlato della partita di oggi pomeriggio fra Torino e Atalanta.
Torino-Atalanta è già uno scontro diretto fondamentale per la corsa all’Europa League o a quattordici giornate dalla fine i giochi sono comunque aperti?
“I giochi sicuramente saranno aperti anche dopo questa partita comunque vada, però, è chiaro che, in un campionato in cui gli scontri diretti è come se valessero doppio, per chi punta allo stesso obiettivo gli scontri diretti hanno un valore particolare. Credo che chi fra Torino e Atalanta riuscisse a vincere farebbe un passo in avanti molto molto importante”.
L’Atalanta ha un attacco formidabile, mentre il Torino non è molto prolifico, invece, in difesa i nerazzurri qualche gol in più lo subiscono a differenza dei granata che sono più blindati. Che partita ci si può aspettare?
“Non penso che nel calcio esista un solo modo di giocare e non sono d’accordo quando sento dire che una squadra gioca meglio perché è più offensiva e spregiudicata rispetto a chi magari è più prudente. Il calcio è fatto soprattutto di equilibrio per cui le squadre migliori solo quelle che lo hanno maggiormente e sanno sfruttare le proprie caratteristiche. Dell’Atalanta sappiamo che tipo di calcio fa perché è celebratissima ed è sulla bocca di tutti. Il Torino di Mazzarri a me piace molto perché è una squadra che conosce le proprie qualità e in qualche modo anche i propri difetti, ma sono superiori le qualità, ed è una squadra sempre molto equilibrata, corta e attenta com’è nel carattere e nella filosofia del suo allenatore, che è tra i più bravi in assoluto. Mazzarri è sempre riuscito a dare alle sue squadre un’impronta molto equilibrata, che per me è il complimento migliore perché nella vita e nel calcio quello che conta è soprattutto l’equilibrio”.
Nel panorama del nostro campionato quali sono le squadre che hanno più probabilità di accedere all’Europa League?
“Innanzi tutto bisogna capire come finirà la corsa per la Champions perché ci sono ancora un po’ di squadre coinvolte: dall’Inter, che però mi sembra destinata ad arrivarci perché ha una qualità superiore, al Milan, alla Roma e alla Lazio. Di riflesso poi si apre la corsa all’Europa League che coinvolge un po’ tutte le altre. E’ una corsa molto difficile quella all’Europa League perché quest’anno ci sono addirittura tre-quattro squadre che ambiscono alla Champions e chi non vi accederà diventerà un’avversaria molto dura per chi vorrebbe andare in Europa League. A quattordici giornate dalla fine è difficile fare una previsione, però, c’è un gruppetto di squadre, con percentuali diverse, che hanno tutte la possibilità di arrivare in Europa League”.
Allora la classifica così compatta finisce per non essere un grande vantaggio?
“Assolutamente no, per quelle squadre che ambiscono a questo traguardo avere una concorrenza così forte non è un vantaggio e proprio per questo, tornando alla domanda iniziale, gli scontri diretti hanno un valore doppio nel senso che se una squadra riesce nello stesso momento a fare un salto in avanti in classifica e a fermare una concorrente diretta è chiaro che vale più di una vittoria contro una squadra che ha altri obiettivi”.
Il Torino dopo l’Atalanta e prima della sosta per gli impegni della Nazionale affronterà Chievo, Frosinone e Bologna che occupano gli ultimi tre posti in classifica arrivarci avendo battuto i bergamaschi darebbe un’ulteriore spinta ai granata?
“Assolutamente sì, anche perché poi ci saranno altri scontri diretti fra squadre che concorrono per la Champions e l’Europa League come quelli fra Lazio e Roma, Atalanta e Fiorentina, tanto per citarne alcuni, per cui inevitabilmente qualcuna perderà dei punti. Negli scontri diretti bisogna cercare di fermare il proprio avversario e poi quando si ha un calendario teoricamente favorevole, anche se si deve mantenere sempre alta la tensione, se si riesce a fare il maggior numero di punti possibile è sicuro che da qualche parte si guadagna poiché le altre si fermano a vicenda”.
Il Torino in casa ha conquistato tre punti in più rispetto a quando gioca in trasferta, però, ha anche subito quattro sconfitte in undici gare e di solito gioca meglio quando non deve fare la partita. Affrontare l’Atalanta in casa è più una pressione o un vantaggio?
“Ci sono squadre che hanno caratteristiche che si possono sfruttare anche in trasferta, però, in linea di massima giocare di fronte al proprio pubblico è sempre un vantaggio e, come direbbe Catalano, l’avversario in trasferta potrebbe non avere le stesse qualità che ha quando è sostenuto dal proprio pubblico per cui questo è sicuramente un vantaggio per il Torino. Oltretutto il Torino ha un suo modo di giocare che non mi sembra si snaturi mai né di partita in partita né nei differenti momenti della gara, ha una stabilità di gioco che alla fine può essere un’arma molto vantaggiosa”.
Il risultato più probabile fra Torino e Atalanta potrebbe essere il pareggio?
“Mah, non lo so. Un pareggio da una parte dà continuità, ma dall’altra rischia di essere, nell’epoca dei tre punti a vittoria, un risultato che non avvantaggia nessuno. Perciò mi aspetto, invece, una partita con occasioni da una parte e dall’altra. L’Atalanta per definizione è una squadra più votata a giocare sempre all’attacco, mentre il Torino sfrutta di più i momenti della partita e per questo penso che entrambe cercheranno di vincere, poi chi ci riuscirà francamente non lo so. Per un motivo o per l’altro credo che sarà una gara con molte occasioni da rete. Se dovessi dire, sarà una partita equilibrata, ma sulla carta vedo leggermente avvantaggiato il Torino”.
Autore: Redazione TuttoAtalanta.com / Twitter: @tuttoatalanta
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