Chiudete gli occhi ed esprimete un desiderio. Perché la notte del 26 maggio è la notte in cui anche i sogni si realizzano. È la notte in cui le lacrime si abbracciano con la pioggia e non sono state mai così belle. È la notte in cui lo spazio e il tempo non esistono più, e uno stadio a duecento chilometri di distanza può colorarsi di nerazzurro e si scrive la storia.

Un anno esatto fa i gol di Duván Zapata, del Papu Gomez e di SuperMario Pašalić aprivano le porte dell’Europa più importante e facevano partire quella musichetta che accompagnerà poi ancora altre serate magiche. Quelle note, quella notte, erano la colonna sonora del sogno che diventava realtà: l’Atalanta in Champions League.

Una notte che nessuno si può dimenticherà mai, chi c’era quella sera al Mapei Stadium di Reggio Emilia ed erano oltre ventimila, e chi ha tifato, sofferto, gioito e alla fine pianto davanti alla tv. Col vantaggio del Sassuolo che gela il sangue, il pareggio di Duván prima dell’intervallo che ridà coraggio, la firma del capitano e il timbro di SuperMario che nella ripresa che davano il la alla festa e alle lacrime di tutti i protagonisti di questa favola, nessuno escluso, dalla commozione del presidente Percassi abbracciato ai suoi figli, a quella di Gasperini portato in trionfo dai suoi ragazzi, fino all’emozione (ne citiamo uno per tutti) del Dorino che da una vita cura il materiale della squadra e che da una vita aspettava una notte così e forse non osava nemmeno sognarla, e naturalmente alla gioia di tutti i cuori atalantini che hanno sospinto e alimentato la cavalcata con il loro sostegno e il loro “folle amore senza fine”.

Il resto è storia recente, con capitoli ancora da scrivere e scoprire, ma sempre con vivo il ricordo indelebile di quella notte di un anno fa.

LA CAVALCATA VERSO LA CHAMPIONS LEAGUE

Dal 4-0 sul Frosinone che ha aperto il campionato ad agosto al 3-1 al Sassuolo di fine maggio che ha invece spalancato le porte alla prima storica qualificazione all’UEFA Champions League. La prima e l’ultima delle venti vittorie che hanno segnato il percorso e la cavalcata: 69 i punti alla fine, terzo posto e miglior piazzamento di sempre in Serie A che si unisce a un altro record stabilito, i 77 gol fatti (miglior attacco della competizione). Un campionato caratterizzato dalle tante imprese esterne, ben dieci, una su tutte, la più significativa per alimentare il sogno Champions, la rimonta di fine aprile al San Paolo contro il Napoli. Una serie positiva finale di tredici partite, con cinque vittorie nelle ultime sei, hanno costruito passo dopo passo il sogno, fino alla notte di Reggio Emilia che ha messo i titoli di coda a una delle stagioni più belle nella storia del club.

© foto di Daniele Buffa/Image Sport
Sezione: Accadeva il ... / Data: Mar 26 maggio 2020 alle 19:00 / Fonte: atalanta.it
Autore: Redazione TuttoAtalanta.com / Twitter: @tuttoatalanta
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