E' Klopp, l'allenatore del Borussia Dortmund, il grande obiettivo di Andrea Agnelli e di Giuseppe Marotta per la panchina bianconera se, come sembra, Antonio Conte deciderà di non rinnovare il contratto. Il nome del tedesco, tenuto nascosto per settimane è sempre stato l'uomo sul quale ha puntato sotterraneamente la società da quando ha capito che tenere Conte non sarebbe stato né così facile e tanto meno scontato.
In un primo tempo le attenzioni erano state rivolte verso Roberto Mancini che ha un contratto di tre anni con il Galatasary ma una clausola per la quale può liberarsi per andare a una grande, poi da quando sono arrivati segnali di un possibile divorzio tra il Borussia e Klopp, Agnelli ha puntato dritto su di lui e a questo punto forse non dispiacerebbe neppure troppo se Conte decidesse di andar via.
La situazione per la panchina bianconera, come vi abbiamo sempre detto fregandocene degli insulti dei tifosi bianconeri, non è così semplice come è sempre stato descritto. Dove sono finiti quelli che per mesi hanno parlato di accordo già raggiunto, di firma imminente? I giornali sono in collezione, per fortuna. Le cose non sono mai state così facili perché Conte è combattuto, vorrebbe restare, ma nelle stesso tempo ha forti remore per l'organico della Juventus, per alcuni giocatori che forse hanno già dato il meglio e per i mondiali che gli restituiranno almeno dieci bianconeri molto usurati fisicamente e mentalmente.
Cosa posso fare con una squadra così? Riuscirò a trovare le motivazioni dopo tre scudetti consecutivi? Sono questi i grandi interrogativi che tormentano Conte e lo fanno dubitare del suo futuro.
Sente il bisogno di cimentarsi per altri traguardi, è un ambizioso e partire per vincere il quarto scudetto probabilmente non lo soddisfa. Vuole conoscere esattamente i programmi della Juventus, vuole sapere se c'è davvero l'intenzione di investire ancora per colmare almeno in parte il divario con le grandi d'Europa per provare a diventare protagonisti anche oltre l'Italia.
Conte vuole aspettare a sedersi intorno a un tavolo, vuole vincere matematicamente il titolo e provare a portare in dote anche l'Europa League che è l'ultimo obiettivo. Sa benissimo che il suo potere contrattuale sarebbe molto più alto con due titoli e per questo vuole aspettare. La Juve invece ha furia perché sa che il suo allenatore è molto corteggiato e teme di perderlo a maggior ragione se vincerà anche la coppa.
Le parole di mercoledì' di Marotta suonate come un ultimatum , hanno dato molto fastidio a Conte, non si aspettava una pressione di questo genere per metterlo in difficoltà con i tifosi e allora se fino a due giorni fa c'erano cinquanta probabilità su cento che Conte rimanesse in bianconero, dopo queste parole di Marotta la percentuale è notevolmente scesa.
Secondo voi, Conte è uno che si fa dare gli ultimatum. Ecco perché la situazione è complessa e qualcuno all'interno della Juve tifa perché Conte se ne vada per aprire un nuovo ciclo con Klopp ritenuto un personaggio carismatico, capace di far giocare bene le squadre, di lanciare i giovani e molto più aziendalista di Conte.
Il finale di questa storia è ancora tutto da scrivere. Probabilmente l'allenatore e la società si incontreranno appena lo scudetto sarà matematico, ma per chiudere il discorso Conte vuole aspettare metà maggio.
Klopp è ancora legato al Borussia, ma il ciclo sembra finito e la voglia di cambiare aria è tanta. C'è anche il Barcellona, ma i blaugrana per prendere Klopp dovrebbero cambiare modo di giocare e troppi interpreti: non è cosa. Tra l'altro l'allenatore tedesco sarà a Montecatini il 12 maggio per ritirare il premio Maestrelli e in quell'occasione, probabilmente incontrerà Marotta.
Intanto si è fatto pressante su Conte il Psg. Il lavoro di Blanc non ha completamente soddisfatto, è maturata l'idea che in uno spogliatoio di campioni servirebbe un allenatore più duro, più pressante. Proprio la presenta di almeno dieci- dodici giocatori base che parlano italiano avrebbe indotto Conte a preferire la società parigina piuttosto che Arsenal e Monaco che lo corteggiano da tempo. In Francia gli chiederebbero subito la Champions, una sfida che a Conte piace.
Se la Juve vuol trattenere l'allenatore pugliese dovrà fare un adeguato piano di rafforzamento che vada oltre i Cerci e i Paletta già promessi. Vedremo. Oggi come oggi la partita è completamente aperta e anche quelli che a gennaio avevano già parlato di accordo fatto dovranno ricredersi. Alcuni lo hanno già fatto.
In attesa, Marotta sta cercando di fare alcune operazioni di mercato soprattutto tese a un forte ringiovanimento. Uno degli obiettivi più importanti è Keita, l'attaccante spagnolo della Lazio ex Barca, che sta impressionando. La Juve ha offerto Quagliarella (c'è l'accordo con Lotito) e soldi, ma il presidente della Lazio vuole prima allungare il contratto di Keita per avere maggiore potere contrattuale al momento della cessione.
A proposito di cessioni, Maurito Icardi lascerà quasi sicuramente l'Inter per le sue vicende personali. L'argentino è forte, ha grandi margini di miglioramento, ma uno dei primi imput di Thohir ai dirigenti è quello di avere una squadra di professionisti seri in grado di portare alto il nome dell'Inter nel mondo. Le avventure personali di Icardi (Wanda Nara) e la sua esuberanza mediatica (corna e quant'altro) hanno aggiunto fastidio ai fastidi del presidente indonesiano. L'Atletico dovrà sostituire Diego Costa destinato al Chelsea e Simeone ha chiesto proprio Icardi. L'affare si farà, all'Inter dovrebbe andare Torres anche se si aspetta l'ultima decisione sul futuro di Mazzarri prima di avviare la campagna acquisti.
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