Josip Ilicic ha 31 anni e per gran parte della sua carriera ha vivacchiato. E in Italia lo sappiamo bene, avendolo visto troneggiare con Pastore in uno dei Palermo più belli - e imprevedibili - della propria storia. Poi basso, poi alto, infine sprofondo viola con la Fiorentina. Infine, in questa ultima stagione, diventare uno dei migliori giocatori del campionato, con la solita tecnica sopraffina ma anche un'intelligenza calcistica al servizio della squadra, come visto sul gol di Gomez: prima il tocco ad allargare per l'argentino, poi, invece di fermarsi, la sovrapposizione che porta via Dabo. Poco importa se poi Lafont ci metta del suo, con una specie di autogol.

La consacrazione, però, parte da lontano. Da quest'estate, quando un'infezione alla bocca lo toglie da praticamente tutta la campagna europea. Anche con un mistero, perché sembrava che Ilicic non riuscisse mai a rientrare, facendo fatica ogni volta. C'è un momento di svolta in tutto, anche in questa favola, di un Ilicic finalmente cigno: ed è la sconfitta per 0-1 contro la Sampdoria, l'Atalanta che annaspa a sei punti in otto partite, con la zona retrocessione alle spalle (ma di poco). In quel momento Gasperini ha battibeccato con il suo gioiello, attaccandolo al muro nel dopopartita. Da lì in poi, tutto risolto, o quasi: qualche piccolo problema fisico, con dolori al piede che lo tengono a mezzo servizio, ma un'annata da grande. E a giugno? Chissà, ma per ora Bergamo si gode il suo gioiello.

Sezione: Altre news / Data: Ven 26 aprile 2019 alle 10:00 / Fonte: Andrea Losapio
Autore: Redazione TuttoAtalanta.com / Twitter: @tuttoatalanta
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