"Gli sfortunati stop di Duvan Zapata e di Luis Muriel, la fortuna di Rasmus Højlund". L'Editore di TuttoAtalanta.com, Lorenzo Casalino, è così intervenuto ai nostri microfoni a commentare quella che è stata la vittoria nerazzurra all'U-Power Stadium di Monza che, di fatto, ha dato la leadership in solitario dei nerazzurri, dopo cinque giornate, in Serie A.
Direttore l'Atalanta e Gasperini scrivono un'altra pagina di storia.
"Nella storia i nerazzurri non si erano mai ritrovati davanti a tutti in solitaria dopo cinque giornate, nessuno avrebbe mai immaginato una partenza simile, nemmeno credo gli stessi tifosi che fino all'ultimo era testimoni di cessioni e di trattative infinite o rumors probabilmente più di stampa, ma in realtà gli obiettivi prefissati dal mercato erano ben delineati e, salvo un piccolo neo non pervenuto dalla campagna acquisti, credo che questo organico, senza le competizioni europee, possa farsi valere".
A cosa si riferisce, cosa manca a quest'Atalanta?
"Un esterno mancino, l'erede di Gosens non è mai arrivato e probabilmente avrebbe perfezionato la rosa, questo non toglie che la Dea non sia competitiva nel suo scacchiere complessivo".
Una Dea meno 'scenica', più compatta a livello difensivo e che si comporta da grande facendo i punti. Cosa ne pensa?
"Possiamo dire che, in sintesi, è così il primo quadro di lettura di quest'avvio di stagione dell'Atalanta di Gasperini che, nonostante le sfortunate assenze di Palomino (positivo al Clostebol e sospeso per doping, ndr) e di Djimsiti (out due mesi per la frattura composta del terzo medio del perone sinistro, ndr), sta mantendendo una solidità difensiva di livello, frutto della sistematica e assodata idea difensiva del Gasp e, di un centrocampo che ha nelle voce e nei polmoni di de Roon quella figura in grado di dare copertura e affidabilità alla fase difensiva, senza dimenticare la reazione che tutti i tifosi atalantini si aspettavano da Musso".
Dove può arrivare l'Atalanta, il tifoso atalantino stamattina si è alzato con la sua Dea che guarda tutti dall'alto verso il basso.
"L'Atalanta può giocarsi l'Europa dei grandi, sono convinto come nella passata stagione che gli obiettivi verranno centrati da quelle formazioni che sbagliano meno. Tutte le squadre di A, della fascia sinistra della classifica, si sono rinforzate e sono di spessore... vincerà la malizia e l'esperienza di chi saprà portare a casa sfide come ha saputo fare l'Atalanta in queste prime giornate, soffrendo e dimostrando cinismo nei momenti in cui è necessario fare male sotto-porta".
A proposito di questo, la prima di titolare di Højlund è stata battezzata da un gol che ha definito nelle sue pagelle alla Haaland.
"Come ha già detto il tecnico nerazzurro a fine gara, stiamo parlando di un profilo di livello internazionale in prospettiva. Per un attaccante di 19 anni, soprattutto di questi tempi, solo una grande Società che conosce bene il mercato può investire 17 milioni e credo che i professionisti che gravitano a Zingonia abbiano veramente fatto un colpo importante. E' imperativo tener i piedi ben saldi, ma la fattura della rete realizzata da Højlund ha per capacità di tempismo, smarcamento e 'fame' che evidenzia in lui questa grande voglia di aver l'unico obiettivo di fare gol. I riferimenti con Haaland? Credo che sia il miglior augurio per questo ragazzo e per un club che ha voluto investire su di lui, qual miglior allenatore per lui se non Gasperini?"
Gli infortuni di Zapata e Muriel, riproporranno nelle prossime sfide ancora Højlund.
"Il paradosso ha dell'incredibile, perchè senz'altro dispiace per il tandem colombiano cui tanto siamo affezionati alle prese con guai muscolari, ma questo improvviso stop di entrambi, per me, sarà la fortuna dell'ex Sturm Graz, perchè con la continuità di rendimento e l’entusiasmo e il morale, abbinata alla fiducia dell'ambiente e della squadra, possano far sbocciare tutto il suo talento. Col senno di poi, conoscendo Gasperini, l'inserimento di certe pedine arriva sempre con grado e intelligenza, diciamo che di necessità virtù ora il peso dell'attacco passa anche dai suoi gol e presenza".
E Lookman?
"E' un giocatore che per rapidità porta quell'elemento che tanto mancava alla Dea, il contropiedista che serve per dare i decisivi strappi al match, senza nulla togliere che questa sua capacità di creare superiorità numerica è solo salutare all'Atalanta".
Un pensiero su Okoli e Scalvini.
"I golden-boy nerazzurri devono esser bravi e pazienti a seguire il mister - spiega Casalino -, per assurdo sta trovando più spazio Okoli nonostante Scalvini sia tra le grazie del tecnico che, ha riconosciuto in lui, una forte propensione a giocare a centrocampo. In questi casi, per entrambi, non bisogna avere fretta perchè il campionato è lungo e per la causa serviranno tutti in versione super. Il segreto del successo della cantera atalantina è e resta dietro alla capacità di non far bruciare alla svelta i prototipi del campione".
Da chi si aspetta qualcosa di più?
"Ederson deve rimboccarsi le maniche, a volte si concede leziosismi che fanno parte del suo dna, ma da lui Gasperini vuole più concretezza ed efficacia nella sua manovra, soprattutto nella fase di disimpegno, che a volte disdegna a farla ottimamente. Questo per dire che 'papà' de Roon non sempre può mettere le toppe. E poi, sicuramente, Hateboer ha il dovere di cambiare passo così come per Boga, su cui la Società ha investito parecchio (22 milioni, ndr) le prestazioni devono essere diverse, partendo da zero con il lavoro settimanale, perchè solo nella sua testa credo ci sia la soluzione per sbloccare le sue prestazioni: è un ottimo giocatore, ma deve in primis lui capire che è importante per l'Atalanta".
Autore: Redazione TuttoAtalanta.com / Twitter: @tuttoatalanta
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