Il Lipsia ha meritato la vittoria per 2-0 contro l'Atalanta. Squadra più compatta, messa meglio in campo, forse più intelligente nella gestione della partita. Tedesco ha deciso di far galleggiare la squadra negli ultimi trenta metri, stando basso per poi ripartire al massimo della velocità. Ci è riuscito, impacchettando Gasperini che, invece, ha giocato nella solita maniera, cercando di sfondare con i passaggi. L'Atalanta fa fatica a segnare da parecchi mesi, l'addio di Gomez e i problemi di Ilicic hanno scombinato quella che era una macchina da gol. E forse viene studiato dagli avversari.

L'episodio del rigore.
A inizio secondo tempo, sull'1-0, Koopmeiners batte una punizione dai venticinque metri, nella barriera c'è un fallo di mano e Lahoz decide di fischiare un'altra punizione, stavolta al limite dell'area. Calcia Malinovskyi, fortissimo e probabilmente in porta, Dani Olmo la prende di mano. La dinamica è più o meno simile a quella precedente, forse più evidente. L'arbitro Mateu Lahoz dice subito di no, con evidenti gesti, a chi gli chiedeva conto. Palla fuori, revisione Var e chi è davanti allo schermo decide di richiamare il fischietto, che incomincia subito a scuotere la testa. Mima il fatto che Olmo l'ha presa con l'avambraccio attaccato al corpo. Non è vero e il replay lo smentisce in maniera evidente.

Non voleva darlo, non l'ha dato.
Non c'è un'evidente intenzione di penalizzare l'Atalanta, bensì è il tenere il punto. Perché le immagini smentiscono la dinamica che Lahoz ha mimato. Di fatto è un rigore che si può anche non dare (con molte polemiche), ma è il modo con cui Lahoz ha deciso che non è chiaro. Continuava a parlottare con chi era in collegamento, spiegando le ragioni. È andato avanti per oltre un minuto scuotendo la testa, sin dall'inizio. Lahoz ha visto male ma, probabilmente più per puntiglio che per altro, non voleva darlo di partenza e, alla fine, non l'ha dato.

Sezione: Europa League / Data: Ven 15 aprile 2022 alle 13:35
Autore: Redazione TuttoAtalanta.com / Twitter: @tuttoatalanta
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