Una retrocessione fa sempre male, soprattutto se si perde al primo colpo una categoria riconquistata con sacrificio e pieno merito ben 23 anni dopo l'ultima apparizione. Ma, nel caso della Salernitana, può essere quasi il male minore considerando che, lo scorso 31 di dicembre, si temeva addirittura la cancellazione del club con annessa ripartenza dalla terza categoria. I sacrifici della vecchia dirigenza e l'amore viscerale della piazza hanno spinto un professionista di caratura internazionale come Daniele Iervolino ad investire nella società granata, una scelta di vita che potrebbe consentire alla Bersagliera di scrivere un nuovo capitolo della sua prestigiosa storia. La speranza di mantenere la categoria è ancora viva nel cuore della gente e della stessa proprietà, convinta che le partite casalinghe e i due recuperi contro Udinese e Venezia possano consentire di compiere l'impresa forse più incredibile di sempre. Nel prossimo fine settimana quasi tutte le dirette concorrenti affronteranno gare teoricamente proibitive e la Salernitana, battendo il Sassuolo, si riproporrebbe prepotentemente galvanizzando un ambiente che può fare la differenza.
Andasse male, però, si cadrebbe in piedi. Il progetto della Salernitana è appena iniziato, prescindere dalla categoria e può contare sulle risorse finanziarie di un presidente tra i più facoltosi ed ambiziosi in Italia. Si sta già parlando di un restyling dell'Arechi, in alternativa si farà uno stadio nuovo. La proprietà ha intenzione di investire in infrastrutture (recuperando, pare, anche lo storico "Vestuti"), settore giovanile, marketing, tecnologia e talenti provenienti dai campionati stranieri, già monitorati dalla fitta rete di osservatori che fa capo al direttore generale Walter Sabatini. "I tifosi devono stare tranquilli, fidarsi di noi" ha detto l'amministratore delegato Maurizio Milan "abbiamo rilevato una società con i conti a posto, ben gestita nel recente passato. Ora vogliamo portare avanti un programma a medio-lungo termine che consenta alla Salernitana di salvarsi o, comunque, di tornare immediatamente in A e occupare posizioni di classifica importanti prendendo esempio dal modello Atalanta. Abbiamo un presidente di spessore, una tifoseria che determina e una voglia incredibile di creare un rapporto d'osmosi con la piazza. Strutture di proprietà, vivaio, tecnologia e collaborazioni con marchi internazionali valorizzeranno al massimo il marchio Salernitana".
Sotto traccia, dunque, si sta già lavorando per il futuro. Sembrerebbe che la società e la dirigenza abbiano già prospettato ai migliori elementi della rosa la possibilità di restare anche in caso di retrocessione per provare a stravincere il campionato di B e sposare un progetto ambizioso e lungimirante che, tra l'altro, potrebbe ripartire proprio con Davide Nicola al timone. Del futuro del direttore generale Walter Sabatini se ne riparlerà a giugno, come ha ammesso lo stesso Iervolino nel giorno della sua presentazione ufficiale: "Gli affidiamo le chiavi del club, è plenipotenziario e punto di riferimento per l'area tecnica. Sarà valutato a fine stagione in base ai risultati, vedremo a giugno quale sarà la decisione migliore per tutti". Ad oggi la rivoluzione operata a gennaio ha prodotto risultati inferiori alle aspettative, lo certifica il fatto che i migliori sono quasi sempre i giocatori che erano già in organico e che furono acquistati in estate con un budget nettamente più basso e senza un presidente alle spalle. Certamente per Sabatini era impresa ardua fare mercato in un mese e con una classifica deficitaria, ma la speranza di Iervolino è che i vari Fazio, Perotti, Radovanovic, Dragusin, Mikael, Bohinon, Ederson e Mousset (investimenti superiori agli 8 milioni di euro) possano fare la differenza e rilanciare le ambizioni della Salernitana. Col Sassuolo, in un Arechi che rischia il minimo stagionale ma che spingerà come sempre, è dentro o fuori. Se si vince, ci sono discrete chance di potersela giocare fino alla fine. Viceversa partirà l'operazione futuro. E con Iervolino, i tifosi e Nicola in panchina sarà comunque un grande successo.
Autore: Redazione TuttoAtalanta.com / Twitter: @tuttoatalanta
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