Questo il commento realizzato da Stefano Agresti sulle pagine de La Gazzetta dello Sport riguardo le due semifinali di Europa League giocate ieri: “Abbiamo sognato di averla già vinta, questa benedetta Europa League che non abbiamo mai portato a casa. È successo quando l’Atalanta stava volando sopra il Marsiglia con la sicurezza dei giganti il Roma era in vantaggio di due goal contro l’imbattibile Bayer. Invece niente, un’uscita sbagliata e una carambola hanno spento la Roma e cancellato l’impresa. La coppa ancora non è nostra. Toccherà all’Atalanta provare a prenderla. Sfatando la maledizione dell’Europa League che da quando esiste - il 2009 - abbiamo sfiorato appena un paio di volte, con l’Inter di Conte e la Roma di Mourinho. Abbiamo fiducia che i bergamaschi possono riuscirci perché niente è vietato a Gasperini, alla sua società, a questi giocatori che sono insieme indemoniati e lucidi, aggressivi e ordinati, offensivi ed equilibrati”.

E ancora sull’Atalanta: “ Chi pensava che queste società avesse un limite, chi credeva che prima o poi il fenomeno Dea si sarebbe sgonfiato come di solito accade ai club delle piccole città che arrivano in alto, si deve ricredere: l’Atalanta non si ferma, l’Atalanta è sempre più grande. I nerazzurri disputeranno due finali in otto giorni. Tra Roma e Dublino verrà costruito un meraviglioso ponte immaginario pieno di speranze, ma anche di fatti, di vittorie, di gol”.

Sezione: Interviste / Data: Ven 10 maggio 2024 alle 10:50
Autore: Red. TuttoAtalanta.com
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