A volte basta davvero poco per esaltare i riflessi di Bartlomiej Dragowski. È sufficiente che indossi una casacca nerazzurra o che - meglio ancora - ti chiami Atalanta per trasformare il portiere della Fiorentina nel migliore in campo, un po' come era accaduto nell'aprile 2019 quando con 17 parate contro i bergamaschi (ma con la maglia dell'Empoli) il polacco pareggiò un record tra i pali che in Serie A durava dal 2004/05. Purtroppo per Iachini le prodezze del numero 69 contro la formazione del “Gasp” ieri non sono servite per evitare il 14° ko in campionato ma se non altro sono bastate per confermare ancora una volta come il "Drago" sia ormai a tutti gli effetti uno dei migliori giocatori della stagione viola, a riprova del fatto che l’anno prossimo - quando verrà rivoluzionata la rosa - il classe ’97 dovrà essere uno dei punti fermi da cui ripartire. Firenzeviola.it ne ha parlato con il padre di Bart, Dariusz Dragowski, ex mediano roccioso dello Jagellonia (club dove si è formato suo figlio) e del Siarka Tarnobrzeg: “Non mi perdo mai una partita di Bartlomiej e anche ieri sono rimasto incollato al televisore per seguire la partita della Fiorentina. Peccato, poteva andare certamente meglio”.

Ogni volta che vede l’Atalanta, però, suo figlio si esalta.
“Non è la prima volta che gli vedo fare gare così. Ieri di certo i suoi riflessi sono stati esaltati perché i nerazzurri hanno avuto tante occasioni ma ritengo che la sua partita sia in linea con altre prestazioni. Secondo me più avrà l’opportunità di essere messo alla prova e più potrà migliorare”.

Sezione: Interviste / Data: Lun 12 aprile 2021 alle 22:00
Autore: Redazione TuttoAtalanta.com / Twitter: @tuttoatalanta
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