I 15 milioni di euro che servirebbero all'Atalanta per riscattare Mattia Caldara dal Milan, e che non spenderà, sono quelli rimasti a bilancio rossonero più 1. Pagato 35 milioni di euro pagabili in due esercizi nell'estate del 2018, contratto quinquennale, la cifra di ammortamento è presto calcolata: il prezzo diviso per gli anni di durata dell'intesa. Dunque il Milan ammorta 7 per anno, per i due rimanenti significa 14.

Che futuro per Caldara? Fatto il calcolo e spiegato l'arcano, per non fare minusvalenza il Milan dovrebbe cedere il centrale difensivo per 14 milioni di euro. Fuori a lungo per un infortunio al tendine rotuleo, è stato poi a lungo in panchina anche quando recuperato, tanto che in questa stagione ha giocato soltanto 113 minuti. Difficile dunque pensare, al di là del valore del giocatore già misurato nelle passate stagioni, che qualcuno possa spendere una simile cifra per acquistarlo.

Il prestito come possibilità La soluzione più semplice per il Milan sarebbe ora quella di darlo in prestito per una stagione con un riscatto fissato a una cifra pari o simile a quella dell'ammortamento. Accettando il rischio di vederlo rinascere e ripartire al top e dunque pagando dazio a livello economico ma al contempo non facendo minusvalenza che in tempi di magre per i bilanci globali non è poco. Oppure darlo in prestito secco, però in quel caso lo stesso Caldara dovrebbe accettare di vivere una stagione di scommessa in una piazza che ha deciso di non acquistarlo. Altre due strade: Caldara potrebbe esser richiesto da qualche club in uno scambio ma anche in questo caso, per non perdere a bilancio, il Milan dovrebbe trovare un incastro di plusvalenze con un'altra società. Oppure la conferma. Una stagione alle spalle dei titolari per provare il rilancio. In rossonero.

Sezione: Calciomercato / Data: Mar 13 aprile 2021 alle 15:00
Autore: Redazione TuttoAtalanta.com / Twitter: @tuttoatalanta
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