"Da fatal a natal Verona. Nel senso che al Bentegodi, forse, è nato il Milan che si lancerà nello sprint finale per difendere (o migliorare) il suo sorprendente secondo posto". Nel suo fondo sulle pagine de La Gazzetta dello Sport, Luigi Garlando celebra il Milan di Pioli, che a fine partita aveva gli occhi innamorati: "Aveva perso i suoi ragazzi contro Spezia e Inter, li aveva ritrovati a Roma, li aveva persi di nuovo contro l’Udinese, ieri gli hanno risposto in modo ancora più gratificante, perché mancavano i Big Four (Hernandez, Calhanoglu, Rebic, Ibrahimovic), presenti all’Olimpico. Il Milan nato a Verona è un Milan definitivamente conscio di essere forte e competitivo anche senza totem. Hanno segnato Krunic (16 presenze) e Dalot (10). Entrambi al primo gol: significa allargare i confini del regno. [...]. La banda di Pioli ha ringhiato più di quella di Juric. Esemplare la mostruosa prova di Kessie, ma anche quella di Romagnoli che ha risposto bene in un momento delicato. Il terzo rilievo lo suggerisce la classifica: il Milan si è portato a -3 dall’Inter capolista e si augura che stasera l’Atalanta espugni ancora San Siro. Ma se anche la Dea dovesse perdere, Pioli terrebbe la quinta a 7 punti (recuperi a parte)".

Sezione: Serie A / Data: Lun 08 marzo 2021 alle 14:30
Autore: Redazione TuttoAtalanta.com / Twitter: @tuttoatalanta
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