El Tanque regala due gol e chiude l'anno tra dubbi e incertezze

L'ultima partita del 2014 i tifosi della Dea probabilmente se la immaginavano diversa, l'Atalanta infatti non è mai riuscita a convincere del tutto in questa prima parte di campionato e la classifica ne è la prova. 

Uno dei più grandi punti interrogativi della squadra bergamasca è stato sicuramente Denis. I tifosi erano abituati a vedere in lui l'uomo che sbloccava le partite: l'uomo dei gol. In questo campionato invece l'argentino e tutte le punte hanno deluso, guadagnandosi il posto come peggior attacco della serie A.

Ad ogni partita che passava ci si interrogava su ciò che non andava, su cosa si poteva fare meglio e su chi bisognava puntare. La "nuova" Atalanta non ha mai convinto, l'assenza di Bonaventura e di un suo degno sostituto si è fatta sentire in più occasioni e forse anche Denis e compagni si sono ritrovati senza un punto di riferimento che per la squadra di Colantuono era fisso. 

Con il pareggio (sofferto) di ieri in casa contro il Palermo i nerazzurri hanno chiuso il 2014. Gli atalantini non sanno ancora se gioire per essere riusciti a rimontare i tre gol presi nel primo tempo o se essere delusi per i tre punti che contro la squadra siciliana non erano poi così impossibili da ottenere in casa. Visto però come si era messa la partita forse saranno più quelli che uscendo dal Comunale hanno tirato un respiro di sollievo. 

Nonostante la non brillante gara disputata dai nerazzurri fa ben sperare la prestazione di Denis che finalmente si è fatto vedere come quello di un tempo, prendendo in mano la squadra in un momento personale e di gruppo non dei migliori e segnando due gol, che sommati a quello di Moralez hanno salvato l'Atalanta dall'ennesima disfatta e dalla zona retrocessione. 

Sicuramente la Dea non passerà le vacanze natalizie nel migliore dei modi ma riperorrendo tutto il suo 2014 non si riterrà poi tanto delusa. Il campionato è ancora lungo, tutti i giochi sono aperti e come la memoria ci ricorda i ragazzi di Colantuono possono riprendersi e riconquistarsi per la quinta volta consecutiva quel campionato che gli spetta.