CARNESECCHI, voto 6
Ritorna in campo dal 1', dopo che Musso aveva preso i guanti da titolare in Europa League. Bravo opporsi al colpo di testa di Miretti sul suo palo e su un grande intervento su Chiesa, a prescindere che l’azione è stata invalidata per fuorigioco. Sui gol non può nulla.
DJIMSITI, voto 6,5
Nonostante la Juventus riesca ad avanzare troppo facilmente dalla sua parte, Djimsiti mostra miglioramenti notevoli quando si tratta di partecipare all'azione offensiva, servendo l'assist decisivo a Koopmeiners per il pareggio. La sua prestazione riflette una volontà di ferro di superare le difficoltà iniziali e contribuire alla squadra nel momento del bisogno.
HIEN, voto 5
Hien si trova di fronte a Milik, un avversario insidioso le cui movenze lo mettono alla prova e perde il duello. Nonostante gli sforzi, il giocatore lotta per adeguarsi al ritmo e alla complessità degli attacchi avversari, trovandosi in difficoltà nel leggere il gioco. Ci vuole ancora tempo.
SCALVINI, voto 6
Operando dal lato sinistro della difesa, Scalvini dimostra un controllo e una calma notevoli, emergendo come il baluardo meno pressato del trio difensivo. La sua prestazione è simbolo di un'incrollabile serenità sotto pressione.
Dal 68' TOLOI, voto 5,5
Porta in campo un bagaglio di esperienza indispensabile nei momenti finali del match, manella sequenza del gol di Milik non riesce a intercettare il cross di Iling-Junior e assiste impotente alla conclusione di Milik, che finalizza con un controllo di petto di McKennie.
ZAPPACOSTA, voto 5
Affronta difficoltà marcate nel duello uno contro uno contro Chiesa, perdendo un confronto chiave che porta al gol del pareggio avversario. La prestazione lascia a desiderare: manca nella difesa come nel contributo offensivo. Una partita caratterizzata da timidezza e momenti di vero imbarazzo. Può succedere.
Dal 68' HATEBOER, voto 5
Anche lui incontra ostacoli simili a quelli di Zappacosta, trovandosi in affanno nel gestire le sfide che gli si presentano. L'olandese non riesce a elevarsi oltre il livello della squadra e si guadagna un posto nella cronaca solo per aver ricevuto un'ammonizione.
EDERSON, voto 6,5
La sua performance è un esemplare di eccellenza nella riconquista, posizionandosi sempre nel luogo e nel momento giusto per recuperare innumerevoli palloni. Ederson incarna l'equilibrio perfetto tra quantità e qualità, diventando un fulcro per il centrocampo. Si prodiga in uno sforzo incessante sulla fascia centro-destra.
PASALIC, voto 6,5
Scegliendo di schierarlo in un ruolo cruciale, Pasalic dimostra di essere molto più che una semplice alternativa. La sua visione di gioco mette in difficoltà la Juve, e la sua gestione del gioco in mediana è magistrale, evidenziando il suo ruolo di stratega. Ha un ruolo attivo nel gioco, distribuendo ben 65 passaggi e toccando il pallone 79 volte. È sempre presente nell'azione, contribuendo con interventi determinati.
RUGGERI, voto 5
Nel confronto diretto con Cambiaso, Ruggeri trova un avversario formidabile che lo supera costantemente. La sua lotta per mantenere le distanze è una sfida che lo vede spesso in ritardo. Assente nelle fasi offensive, dove dovrebbe eccellere per propulsione. Si adatta alla situazione, senza brillare.
Dall'89' BAKKER, SV
KOOPMEINERS, voto 8 - IL MIGLIORE
Il suo nome è in cima alla lista dei desiderati per il futuro della Juventus, e con una performance da togliere il fiato, dimostra perché. Le sue conclusioni imprevedibili e decisive silenziano lo stadio, e la sua doppietta aumenta notevolmente il suo valore sul mercato. I suoi gol risplendono per precisione e determinazione, due conclusioni irrefutabili. Oltre a ciò, il suo impegno incessante che si estende dall'attacco al centrocampo, passando per la trequarti, non trova spazio nei tabellini. Koopmeiners si manifesta in una triplice dimensione: è onnipresente sul campo.
DE KETELAERE, voto 5
Non riesce a replicare le performance scintillanti di questa stagione, tornando a mostrare un'ombra di sé stesso contro avversari di spessore. La sua serata è caratterizzata da una mancanza di brillantezza. Invisibile sulla fascia destra, emerge solo in un'incursione che non mantiene le aspettative. Il contributo residuo è marginale, solo frammenti di ciò che De Ketelaere potrebbe offrire. Risulta essere di scarso impatto.
Dall'88' MIRANCHUK, SV
SCAMACCA, voto 6
Dopo un inizio sotto tono e isolato dal resto della squadra, si rende protagonista guadagnandosi il fallo che porta al gol del vantaggio. Sono suoi anche i tentativi che, all'inizio del secondo tempo, accendono speranze nell'Atalanta. Si oppone con forza alle dinamiche negative della partita.
Dal 57' LOOKMAN, voto 5,5
Genera azione e movimento, ma la sua velocità si rivela fine a sé stessa senza tradursi in risultati concreti, spesso vanificata da un tocco di palla superfluo o da un prolungamento eccessivo dell'azione.
ALL. GIAN PIERO GASPERINI, voto 6
Nel mezzo di un periodo denso di impegni, la visita allo Stadium si rivela ancora una volta terreno fertile per Gasperini, che mantiene l'imbattibilità in questo stadio per il quinto anno. Nonostante una reazione d'orgoglio da parte della Juve, la sua squadra esce senza sconfitte, sottolineando la sua capacità di guidare l'Atalanta anche nei momenti di maggiore pressione. Dopo le battute d'arresto contro Bologna e Inter, portare a casa un punto dal campo della Juve non è un risultato da sottovalutare. Tuttavia, l'espressione del suo stile di gioco è stata marginale. Gestire l'Atalanta su tre fronti rappresenta una sfida ardua.
Autore: Lorenzo Casalino / Twitter: @lorenzocasalino
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