TOP

Il pubblico orobico - Almeno duecento "coraggiosi", scesi dalla pur vicina Bergamo per allungare una stagione densissima di soddisfazioni. Una bella iniezione di entusiasmo per la squadra di Bonacina.

L'eclettismo viola - Guidi mette in campo una squadra che gioca col 4-1-4-1, ma anche col 4-3-3 e il 3-5-2: merito di un eclettismo che taluni giocatori hanno come dote naturale, ma anche di un input tattico ben preciso, che spesso mette alla corde l'Atalanta.

Il muro di Toscana - Illanes e Baroni in prima linea, con Diakhaté a scalare e dare spesso e volentieri una mano. La difesa di Guidi gioca una gara al limite della perfezione, annullando tutti gli attaccanti messi in campo da Bonacina.

FLOP

La scarsa vena dei 10 - Castrovilli e Capone, indiscussi leader tecnici delle due formazioni, non vivono una serata scintillante. Il primo tocca tanti palloni ma spesso finisce per giocarli indietro, mentre il secondo è spesso impreciso, sia al tiro che al cross.

Il tatticismo che impera - L'assenza quasi totale di spettacolo e i pochi tiri in porta delle prime due gare delle Final Primavera lasciano trasparire la grande preparazione dei tecnici ma anche un tatticismo esaperato persino a livello giovanile.

L'assenza dall'undici titolare di Latte Lath - Stupisce e tanto l'assenza di uno dei migliori classe 1999 del movimento italiano dalla lista dei titolari: Bonacina lo inserisce per l'assalto finale ma le occasioni per il giovane esterno di colore di contano sulle dita di una mano.

Sezione: Il Pagellone / Data: Lun 05 giugno 2017 alle 11:00
Autore: Redazione TA / Twitter: @tuttoatalanta
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