Clamoroso! Ogni estate sta riservando sorprese e soddisfazioni per i tifosi della Juventus, anzi ogni settimana d’estate, vista l’escalation recente di Rabiot e De Ligt, ma questo colpo ad effetto della dirigenza juventina è ancora più inaspettato: torna Gigi Buffon!
E’ un clamoroso ritorno all’ovile, ma è tutto fatto: la Juventus e Buffon hanno deciso di ricongiungersi, un rapporto d’amore che in verità non si era mai incrinato, nonostante Andrea Agnelli gli avesse tolto la titolarità e Gigione avesse deciso di andare a fare un Erasmus a Parigi. Il problema è che non è andata esattamente come ci si aspettava.
L’esplosione di Areola in Nations League a settembre aveva subito messo in difficoltà la situazione, ma Gigi da par suo aveva accettato la condivisione di partite tra il vecchio e il giovane, con l’accordo che Buffon fosse portiere di Champions e part-time in campionato, e Areola viceversa (anche grazie alla squalifica iniziale che Gigione si trascinava dai bidoni dell’immondizia del Bernabeu). Il nostro alfiere storico della Nazionale ha fatto una grandissima stagione fino al ritorno con il Manchester United, poi da quella partita si è avvitato tutto su sé stesso: PSG eliminato, con Buffon che con un suo errore contribuisce alla disfatta - cosa mai capitatagli prima, lui mai in fallo nelle partite che contano. Ma è stato tutto l’ambiente che se ne è andato per i fatti propri, tra Neymar che dà di matto, voci continue di mercato, delusione diffusa. Non a caso il direttore sportivo Henrique è stato sostituito da Leonardo. Ma soprattutto si è evidenziato il limite di Tuchel nel gestire grandi campioni e personalità: un allenatore vero professore di tattica, ma che deve ancora riuscire a relazionarsi con le individualità delle grandi squadre. Un po’ il problema di fondo del PSG post-Ancelotti, e su cui stranamente non si è mai inciso, dopo aver invece supplito a tutte le esigenze tecniche. Una situazione inaspettata per Gigi che si era messo completamente a disposizione anche e soprattutto per aiutare nello spogliatoio con la sua esperienza, ma che è stato trattato con gratuita freddezza dalla guida tecnica quando la situazione è volta al peggio. Per questo Buffon ha deciso di ringraziare e salutare, non accettando a priori la collocazione in panchina.
A quel punto si è sondata la situazione: l’ambizione di Buffon era trovare una delle altre 8 squadre d’Europa con ambizione di vincere la Champions. Ma la congiuntura dell’estate 2019 non l’ha favorito, con la situazione portieri bloccata dappertutto, molto differente dalla scorsa estate post-Mondiale quando la situazione molto effervescente gli aveva portato anche l’offerta del Liverpool, oltre a molte altre. A questo punto Gigi aveva accettato l’opzione di andare in panchina per una grandissima: è spuntata l’opzione Barcellona, ma alla fine la dirigenza non se l’è sentita di creare un possibile elemento di disturbo a Ter Stegen, il miglior portiere al mondo. Per la titolarità dunque rimaneva una buona squadra europea ma non con ambizioni di Champions; oppure una italiana di secondo livello.
Le due opzioni principali erano il ritorno a Parma, e soprattutto lo sbarco a Porto. Con il diretto coinvolgimento del suo collega storico Iker Casillas, con cui le carriere si sono incrociate numerose volte, e che sembrava dovesse propiziare un clamoroso epilogo. Peraltro il capitolo di Parigi ricordava quanto successo a Iker nel finale a Madrid, alternandosi prima con Diego Lopez e poi co Keylor Navas. E la leggenda spagnola era quasi riuscita a convincere Gigi. Qualche giorno di riflessione, ed ecco poi il tweet sibillino di apprezzamento da parte di Iker Casillas verso le magie di mercato alla Houdini della Juventus. Molti hanno pensato a un apprezzamento generalizzato, o magari a un riferimento all’imminente magata su De Ligt. E invece no, c’era una ragione diretta…
Andrea Agnelli stesso è intervenuto la scorsa settimana, praticamente dopo l’annuncio di Sarri. Il succo della proposta era: “Gigi, ma se sei entrato nell’ordine di idee di fare il secondo in una grande, a questo punto vieni a farlo da noi, no? Della tua leadership c’è sempre bisogno, questa è casa tua, e Perin stesso quest’anno ha comunque giocato una decina di partite”. Ci ha pensato 48 ore Gigi, e poi l’accordo. Contratto rinnovabile di anno in anno, dovrebbe aggirarsi su poco meno di due milioni di euro, con ricchi bonus. Buffon arriva accettando il ruolo di secondo, che avrà i suoi spazi nel corso della stagione, ma con gerarchie definite.
Perin è in uscita, l’opzione più concreta è la Roma, a prescindere dall’inserimento o meno nell’affare per Zaniolo, che invece si allontana.
Ma ciò che conta è che Buffon torna alla Juventus. Se l’anno scorso la Champions sembrava imminente con l’arrivo di Cristiano Ronaldo, quest’anno lo è ancora di più con l’acquisto di Rabiot e con il probabile acquisto di De Ligt. E alzare finalmente la Champions per Gigione è un richiamo irresistibile, figuriamoci se farlo a casa.
Autore: Redazione TuttoAtalanta.com / Twitter: @tuttoatalanta
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