I veri colpi non si fanno solo in campo e, soprattutto, non si giudicano in un mese. L'Inter, che farà il suo esordio questa sera a San Siro contro il Lecce di Liverani, ha svoltato a metà della scorsa stagione. Perché la nuova Inter non è nata in estate; molto prima. Quando Spalletti si sentiva la moglie tradita, lanciava frecciate e si credeva al centro del mondo. Risultato: fallimento, quasi, totale per l'allenatore toscano. Quando dalla Juventus arrivò Beppe Marotta, Spalletti capì subito che si stava avvicinando la fine del suo rapporto con l'Inter. Marotta non è uomo del dire ma del fare. Ha preparato a marzo e aprile il nuovo corso nerazzurro e oggi è quasi completo. In tre mosse ha saputo cambiare questa squadra e questa società. Ha accentrato su di sé tutti i poteri manageriali, facendo scomparire lentamente Piero Ausilio dalle decisioni più importanti. Qualche viaggio e consulenza ma la strategia la detta Marotta. Il capolavoro è stato l'arrivo di Antonio Conte e - per chiudere il cerchio - lo schiaffo al figlioccio Paratici sul trasferimento di Lukaku. Tre mosse per gridare al mondo che, quest'anno, in corsa per il titolo c'è anche l'Inter. Squadra costruita bene e gestita con intelligenza. Fare una squadra forte non è poi così complicato, i problemi sono nella gestione dell'anno. Lì un dirigente deve saper fare la differenza. Marotta e Conte sono collaudati e la vera forza della nuova Inter è proprio il vecchio motore della Juventus. Una minaccia per Andrea Agnelli che si è lasciato male sia con Marotta che con Conte. La voglia di rivalsa di entrambi è notevole.
L'Inter, però, non può considerare completa l'opera se prima non avrà ceduto Icardi, non avrà chiuso Sanchez e, scusate se insistiamo, vedremmo bene anche una mezzala fisica nel centrocampo, ad oggi leggerino, di Antonio Conte. La stagione della Juventus, invece, al di là della vittoria contro il Parma, non parte sotto la migliore stella. Dopo l'affare saltato Dybala-Lukaku, la macchina di Paratici si è impantanata. Bisogna spingerla e cercare di farla ripartire. Anche l'assenza per tre settimane di Maurizio Sarri non aiuta e sono quei segnali che, nel calcio, vengono visti come segnali negativi, seppur indipendenti dalla volontà della società o delle persone che ne fanno parte. Un grande in bocca al lupo a Sarri, che guarisca presto e prenda in mano per sempre le redini della sua nuova Juventus. Nel frattempo mancano 7 giorni alla chiusura del calciomercato, ore 22.00 di lunedì prossimo, e Paratici dovrà lavorare più del previsto. Calciatori da sistemare, soldi da non perdere e un colpo Icardi da cullare come sogno di questa estate con la 9 senza padrone. Nel frattempo il faccione e la chioma bionda ce le mette Pavel Nedved che, sinceramente, oggi dovrebbe fare quello che faceva Paratici con Marotta. La sensazione è che sia più un portavoce che un dirigente. Porta i saluti di Sarri al popolo, dice che vorrebbe il mercato chiuso in anticipo in netta contraddizione con i problemi di cessioni che ha la sua società che dovrà sfruttare anche l'ultimo minuto di questo mercato e la sensazione che, paradossalmente, in questa nuova Juventus manchi un vecchio volpone tra i dirigenti. Giovani, bravi e preparati ma con poca esperienza manageriale. Il Milan non esce bene da Udine.
La conferenza di Giampaolo è il segnale migliore della domenica rossonera. La consapevolezza del tecnico che lì davanti c'è qualcosa che non funziona. E non solo. La nota positiva è che se ne è accorto dopo 90 minuti di campionato, quella negativa è che ha avuto un precampionato e abbiamo lanciato mille allarmi ma all'esordio si è presentato con troppe incognite. Il bravo allenatore è quello che si adegua alle caratteristiche dei calciatori. Lui, al Milan, ha voluto cambiare le caratteristiche dei ragazzi perché sposassero il suo modulo. Giampaolo è bravo e lo ha dimostrato. Si è meritato il Milan ed è giusto che si giochi le sue chance dopo una vita di gavetta. Ma non deve tirare fuori la testardaggine e gli fa onore la conferenza di Udine dove ammette di aver capito il problema. Quando il Milan è sceso in campo ad Udine era tangibile la confusione e le posizioni dei singoli. Borini non è una mezzala e fa la mezzala. Finalmente la squadra gioca con il trequartista e l'unico che hai in rosa, Paquetà, fa la mezzala. Suso è un esterno di attacco e fa il trequartista. Castillejo è un esterno e fa la seconda punta, Piatek ha caratteristiche da prima punta e non può fare ciò che gli chiede Giampaolo lontano dalla porta.
Il Napoli è bello ma incompleto. Basta poco per rendere, forse, perfetta la macchina di Carlo Ancelotti che già a Firenze ha lanciato il primo segnale. Serve la punta per completare l'opera. Si andrà su Llorente ma un grande colpo al centro dell'attacco servirebbe per lanciare, definitivamente, la sfida ai bianconeri e ai vecchi amici ora "nemici" Sarri e Higuain. De Laurentiis dovrebbe fare quel regalo che Ancelotti meriterebbe dopo un anno di attesa. Mercato ottimo, fin qui. Da Manolas a Lozano senza cessioni eccellenti. Il Napoli è più competitivo rispetto ad un anno fa. La torta c'è, manca la ciliegina.
In basso alla classifica, tra le squadre che si dovranno salvare, ha bisogno di questa settimana per rinforzarsi il Sassuolo che ad oggi è nettamente meno competitivo rispetto allo scorso anno. De Zerbi ha in meno Demiral in difesa, Sensi a centrocampo, e Boateng in attacco. Ottimo l'acquisto di Caputo, bomber di razza, bene anche la conferma di Berardi e - al di là di Chiriches - servirebbero altri due calciatori per rendere la rosa competitiva. Anche perché quest'anno non ci sono squadre materasso e le altre dovrebbero sperare in un flop di Verona e Lecce, come neopromosse, più qualche delusione. La corsa per non retrocedere sarà avvincente e, mai come in questa stagione, è difficile fare previsioni. Attenzione anche a chi si crede invincibile perché potrebbe svegliarsi molto sudato, all'improvviso.
Autore: Redazione TuttoAtalanta.com / Twitter: @tuttoatalanta
Altre notizie - Calciomercato
Altre notizie
- 14:32 VideoVIDEO, Serie C / Catania-Atalanta U23 0-1: gol e highlights
- 14:31 Atalanta U23, Modesto: "Siamo orgogliosi dei nostri ragazzi"
- 14:00 Paolo Montero sarà l'allenatore della Juve per le ultime due partite stagionali. La nota
- 13:58 Juventus, l'addio ad Allegri è durato 10 minuti. Le contestazioni del club verso l'allenatore
- 13:45 Il personaggio - De Ketelaere decisivo: l'Atalanta svolta in Champions e guarda a Dublino
- 13:38 Finale Europa League, si tenta il recupero in extremis di Kolasinac
- 13:30 Gasp non sbaglia la gestione del turn-over, Champions conquistata
- 13:13 Atalanta in Champions per la quarta volta: tutti i precedenti, nel 2019-2020 ko ai quarti
- 13:05 Esclusiva TALe pagelle - Musso reattivo, Scamacca decisivo. CdK c'è!
- 13:00 Ultim'oraE’ morto Dj Franchino
- 13:00 Inter, lo scenario da mercoledì: CdA e presidente nuovi, mercato fermo una ventina di giorni
- 12:45 Gasperini a DAZN: "Champions traguardo straordinario. Finale? Giorni bellissimi da vivere"
- 12:42 Le pagelle di Scamacca: dà il meglio di sé nel secondo tempo. Pronto per Dublino
- 12:41 Le pagelle di De Ketelaere: entra come meglio non potrebbe. Terzo in doppia cifra
- 12:30 Calciomercato DeaGasperini sul futuro: "La Champions è importante, ma conta più la sfida. Decido dopo la finale"
- 12:30 L'Atalanta di Gasp sa ancora volare: superata la soglia dei 65 punti per la quinta volta nella storia
- 12:23 Scamacca: "Obiettivo fissato da inizio anno. Finale? Sarà dura dormire"
- 12:00 Torino, Ricci: "Non bisogna sedersi adesso. C'è l'Atalanta e va affrontata al massimo"
- 11:30 Il Torino sogna e ci crede. Ma Juric è categorico: "Me ne vado anche in caso di Europa"
- 11:00 De Ketelaere a DAZN: "Non era facile dopo mercoledì, puntavo ad arrivare a 10 gol"
- 11:00 DirettaLecce, Gotti in conferenza: "I giocatori dell'Atalanta hanno fatto la differenza"
- 11:00 Qualifica in Champions, una folla ha accolto la squadra al rientro da Lecce
- 10:30 L'Eco di Bergamo in prima pagina celebra la Dea: "L'Atalanta è in Champions!"
- 10:25 Il Corriere della Sera (edizione Bergamo): "Champions ok. Gasp: futuro da decidere"
- 10:15 Calciomercato DeaHolm verso la permanenza ma si cercherà di abbassare il diritto di riscatto
- 10:00 DirettaGasperini in conferenza: "Vittoria che dà fiducia in vista della finale europea"
- 10:00 De Ketelaere a Sky: "Mi dispiace non aver fatto al Milan quello che ho fatto qui all'Atalanta"
- 06:01 Atalanta, le pagelle di TMW - Show di Scamacca nel secondo tempo, Touré il più timido
- 23:14 Top & Flop di Catania-Atalanta U23
- 23:00 Serie C, Playoff Nazionali / Catania-Atalanta U23 0-1, il tabellino
- 22:59 Il Milan si rilassa, il Torino no: i granata gli rifilano un tris e ora possono sognare l'Europa
- 22:34 Playoff: remuntada Juventus, Catania col brivido, ok Benevento e Carrarese
- 22:31 DirettaRivivi PLAYOFF SERIE C / CATANIA-ATALANTA U23 0-1
- 21:27 Serie C, secondo turno nazionale playoff: i parziali. Juventus avanti a Caserta
- 21:10 Lecce, Sticchi Damiani: "Campionato che resterà nella storia, si può fare calcio sostenibile"
- 21:00 Torino, altro striscione di protesta: "Cairo e i pezzi di me**a se ne devono andare!"
- 20:48 Lecce, Gotti: "Sensazione agrodolce quando non vinci, grande disponibilità del gruppo"
- 20:10 Scamacca: "A Dublino la partita più importante per ognuno di noi"
- 20:08 UfficialeCatania-Atalanta U23, novità Chiricò e De Nipoti: le formazioni ufficiali
- 20:05 Le pagelle del Lecce - Pongracic reattivo in difesa, Krstovic poco incisivo zona offensiva
- 20:00 Lecce-Atalanta 0-2, il tabellino
- 19:57 L'Atalanta festeggia un'altra qualificazione alla Champions: 2-0 al Lecce al via del Mare
- 19:54 DirettaDIRETTA LECCE-ATALANTA Frana Gomme Madone, 0-2
- 19:15 Otto minuti, due gol: l'Atalanta ipoteca i tre punti a Lecce grazie a Scamacca
- 19:09 A De Ketelaere bastano due minuti: Atalanta in vantaggio a Lecce
- 18:55 Al Via del Mare mancano solo i gol: 0-0 tra Lecce e Atalanta dopo 45', salentini arrembanti
- 18:02 Lecce, Gendrey: "Vogliamo fare un buon risultato, poi penseremo a festeggiare coi tifosi"
- 17:59 Percassi: "Lecce squadra in salute e oggi fa molto caldo: sarà dura"
- 17:57 Scalvini: "Anche questa è una finale, possiamo chiudere il discorso Champions"
- 17:50 Atalanta Under 23, stasera la sfida decisiva contro il Catania