C’è sempre una prima volta, anche se ti chiami Pep Guardiola. Dopo quattro anni senza disputare una semifinale di Champions, lo spagnolo lo farà contro il PSG: non gli era mai riuscito, da quando allena il Manchester City. La missione riesce in un Signal Iduna Park privo del suo Muro Giallo ma triste anche perché il Borussia Dortmund ci ha provato e anche creduto. Con merito, soprattuto quello di Jude Bellingham: l’inglese classe 2003 disputa un primo tempo strepitoso. Riscatta il gol annullato all’andata con quello che varrebbe la qualificazione, è uno dei baluardi anche sull’assalto di De Bruyne & Co, come sempre bellissimo da vedere ma come accaduto altre volte di recente non sempre produttivo. Gli inglesi passano nel secondo tempo, quando un’incertezza di Emre Can su un’azione molto meno pericolosa di tante altre porta Riyad Mahrez dal dischetto: l’algerino, che di rigori sbagliati ne ha in carriera, stavolta è freddo e questo è un altro segnale che la serata del City può essere felice. Lo diventa in via decisiva quando Phil Foden, il nuovo figliolo calcistico di Pep (e il primo è stato un certo Messi) tira dal cilindro il coniglio che, complice Hitz, vale il 2-1. Finisce come tutti i bookmaker avrebbero previsto, come forse è nell’ordine delle cose: il City dei campioni viaggia verso il sogno di un’altra prima volta, quella dell’appuntamento con la coppa dalle grandi orecchie. Troverà un avversario che ha lo stesso obiettivo. E non ci arriverà senza fatica: ne ha fatta parecchia, davanti al BVB. I gialloneri godendosi almeno i loro giovanissimi talenti, anche se il temutissimo Haaland a conti fatti non ha inciso più di tanto, e la consapevolezza che per stare a questi livelli i campioni del futuro devono ancora crescere. La sconfitta è forse persino immeritata, il City è una macchina da gioco che ha nella tentazione di specchiarsi l’unico vero difetto.
LE SCELTE INIZIALI: CANCELO OUT - Considerando i ventidue in campo dal primo minuto, una sola novità rispetto alla gara di andata: fuori Cancelo, dentro Zinchenko. Per il resto, Guardiola ritrova il centrocampo titolare (e Dias) dopo il KO col Leeds, mentre Terzic propone la consueta banda di ragazzi terribili, guidata ovviamente dal tornado Haaland lì davanti.
HEY JUDE! 1-0 AL 45’. IL CITY CREA, IL BVB CI CREDE - Bellingham ha un conto in sospeso con questa partita e lo regola al quarto d’ora. All’andata il giovane inglese si era visto annullare ingiustamente un gol regolare, questa sera spara un bolide nel sette alle spalle di Ederson, concludendo un’azione insistita dei suoi guidata dal solito Haaland. BVB avanti con l’1-0 del 2003 e partita subito complicata per i Citizens, che rivedono vecchi fantasmi. Confermati da quello che succede nel resto della prima frazione di gara: quello degli ospiti è un vero e proprio assedio. Traversa di De Bruyne al 25’, salvataggio quasi sulla linea dello stesso Bellingham qualche minuto dopo. Non basta ai ragazzi di Guardiola per ribaltare il risultato e rimettere il muso avanti: all’intervallo le due squadre tornano negli spogliatoi con un risultato che premia i tedeschi.
CAN GOFFO, MAHREZ FREDDO. POI CI PENSA FODEN - Dopo aver resistito per quasi tutto il primo tempo, la difesa giallonera si fa male da sola. Emre Can devia con la testa e poi col braccio un cross abbastanza innocuo. L’ex Juve e il Dortmund protestano, Del Cerro Grande non ha dubbi e il VAR lo conforta: dal dischetto va Mahrez, che non sbaglia e sigla l’1-1. Così passa il City. Quanto a Can, il tocco è quasi fortuito ma l’intervento decisamente goffo: il penalty non è un sacrilegio. Trovato il prezioso pari, la squadra inglese cerca anche la rete che chiuderebbe il discorso. La sfiora con la traversa di Rodri, rischia su Dahoud e Hummels. Poi ci pensa Foden: sugli sviluppi di un corner, il 2000 spara un gran tiro. Hitz non irreprensibile sul suo palo, la sfera s’infila e Pep festeggia: il 2-1 lo porta in semifinale.
Il tabellino
BORUSSIA DORTMUND-MANCHESTER CITY 1-2
15' Bellingham (B), 53' rig. Mahrez (M), 75' Foden (M)
BORUSSIA DORTMUND (4-3-2-1): Hitz; Morey (81' Tigges), Akanji, Hummels, Guerreiro; Bellingham (81' Brandt), Emre Can, Dahoud (75' Hazard); Knauff (68' Reyna), Reus; Haaland. All. Terzic
MANCHESTER CITY (4-3-3): Ederson; Walker, Dias, Stones, Zinchenko; De Bruyne, Rodri, Gundogan; Mahrez (88' Sterling), B. Silva, Foden. All. Guardiola
Ammonito: Bellingham (B)
Autore: Redazione TuttoAtalanta.com / Twitter: @tuttoatalanta
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