Quando si parla di Scudetto è giusto non rispondere. I motivi li ha spiegati per bene Gian Piero Gasperini, al momento ci sono ancora tanti tasselli da sistemare per colmare il gap con le big. L'Atalanta non avrà tenuto il primato dopo la vittoria del Napoli contro il Bologna, ma il successo col Sassuolo - il secondo consecutivo tra le mura amiche - ha evidenziato il carisma di una squadra che seppur in emergenza riesce a trarre il meglio dagli uomini a disposizione.

Niente fino ciclo, l'Atalanta del Gasp continua ad autorigenerarsi
L'addio rocambolesco del Papu Gomez sembrava aver dato il via a un effetto domino deleterio, con la cessione di Gosens e il declino di Josip Ilicic la situazione appariva ancor più indirizzata verso quel tanto temuto "fino ciclo": paure supportate dai numeri e da un girone di ritorno disastroso che avevano praticamente messo la pietra tombale sull'era gasperiniana, almeno sulla carta.

Apparenze spazzate via, travolte da un'Atalanta cinica e spietata nelle prime 8 gare, dominante e a tratti simile a quella vista negli scorsi anni negli ultimi due impegni. Koopmeiners è diventato un top player, Lookman ha avuto l'impatto sperato: poi ci sono anche i ragazzi del settore giovanile, che continuano ad avere un ruolo chiave nella visione a lungo termine del club. Si toglie un pezzo? Nessun problema, l'Atalanta si autorigenera. Un dato di fatto che va al di là dei sogni: quelli se li tiene stretti stretti il Gasp, per porsi obiettivi c'è ancora parecchio tempo.

Sezione: Copertina / Data: Lun 17 ottobre 2022 alle 13:34
Autore: Redazione TuttoAtalanta.com / Twitter: @tuttoatalanta
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