Gasperini: "Gomez il nostro CR7, è fondamentale per noi"

Gian Piero Gasperini, allenatore dell’Atalanta, è intervenuto al termine del match vinto contro il Frosinone(4-0 il risultato finale). Ecco le sue parole ai microfoni di Sky Sport:

Venti gol fatti in cinque partite: sta riuscendo tutto nel modo migliore?
"Sta andando anche oltre le mie previsioni. Abbiamo fatto un ottimo inizio di campionato. Gli impegni sono veramente tanti, ci manca la cosa più importante, ovvero raggiungere i gironi di Europa League. I due giovedì che arriveranno saranno importantissimi. Sfidiamo una squadra che casualmente si trova in Europa League, ma ha sempre fatto la Champions. Noi arriviamo motivati, ma non sarà facile".

Gomez è stato devastante: possiamo dire che è il vostro Cristiano Ronaldo?
"Si possiamo dirlo. È davvero importante. Quest’anno ha svolto una gran preparazione, arriva con buone motivazioni. Sta facendo cose bellissime. Lo scorso anno era meno reattivo in zona gol, ma ha fatto una buona stagione".

Bisogna mantenere alta la tensione sotto tutti i livelli?
"Quando c’è il mercato aperto dico delle cose, poi non dico più niente. Ci sono tante partite, cercheremo di giocarle al meglio tutte quante".

È stato difficile mantenere Gomez a Bergamo?
"No, non è stato difficile. Avrà avuto delle richieste importanti come tanti altri giocatori. Ma l’Atalanta in questo è stata molto forte. Alcuni sono andati via per forza, ma con questi la società è stata categorica sin da subita".

Barrow e Zapata possono giocare insieme?
"Sì, lo hanno già fatto. Ma per fare questo bisogna trovare la giusta condizione. Non tutti i giocatori sono in condizione, ma ci sono anche delle condizioni proibitive come il caldo. Non è facile per nessuno con questo caldo. Ma possono coesistere".

Si può dire che l'Atalanta davanti non ha mai avuto tutte queste soluzioni? Quanto ci vorrà per rivedere Ilicic?
"Purtroppo Ilicic è fuori da un mese, domani uscirà dall’ospedale. Ci vorrà qualche settimana prima di ricominciare. In questo momento è l’Europa che conta e lì non siamo numerosi. Molto spesso si guarda la potenzialità offensive, ma poi si fatica a fare giocare più attaccanti. Noi siamo arrivati quarti con Gomez e Petagna, ma con una difesa e un centrocampo solidi. Dobbiamo pensare alle partite e giocarle".

Che squadra è il Copenhagen?
"È una buona squadra, ha aggiunto qualche buon giocatore: sono abituati a vincere in Danimarca. Hanno una buona condizione, stanno giocando qualche partita in più. Dobbiamo giocare due ottime partite, ma la qualificazione ce la giocheremo soprattutto fuori casa".